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In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui siamo costretti a rinunciare ad assistere dal vivo a qualsiasi forma di spettacolo, ed anche i teatri ci sono preclusi, ho avuto la voglia di tirare fuori dal cassetto una vecchia ricerca, mai portata a termine, sui gusti musicali e teatrali di Luigi Vanvitelli, progettista e direttore dei lavori della mitica Reggia di Caserta, sulla base delle lettere da lui inviate al fratello Urbano nel periodo compreso tra il 1751 e il 1768. Dalla corrispondenza del Vanvitelli - che spazia tra i più disparati argomenti personali e professionali, riguardanti la vita di corte o aspetti della politica e della cultura vissuta nella capitale del regno borbonico - si coglie tutta la magia del teatro settecentesco nonché il suo forte interesse per la musica e per il teatro .